venerdì 1 febbraio 2013

Altaroma vista da una Ex fashion blogger





Adesso che ho finito di scrivere post su Altaroma per lavoro, posso dire veramente quello che penso sulla questione! La trascorsa edizione di Altaroma ( gennaio 2013) fa pena! Moscia, moscia, e povera. Niente Front Row accattivanti, stili da copiare e/o borse da invidiare; ma sopratutto niente open bar e questo è il vero  sintomo della crisi!

E poi le erano semi-vuote e noi ospiti eravamo, in sintesi, quattro gatti, persi e spaesati! 

Bravi gli artigiani di Room Service e bravi i miei stilisti preferiti: Sarli e Stella Jean ma per il resto una noia mortale e organizzazione confusa!

L’unica cosa che mi  ha veramente divertita è stato vedere la faccia “paralizzata” di Renato Balestra alla presentazione della biografia di Gianni Versace edita Lindau Edizioni!
E poi un libro è sempre un libro e male non può farci quindi SI a  “Gianni Versace. La biografia"  di Tony DI CORCIA 




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Prefazione Giorgio Armani 
...
Non si può pensare agli anni ’80, e a quel periodo in cui la moda
italiana è diventata un fenomeno mondiale, senza ricordare il
decennio che li ha preceduti e in cui sono state gettate inconsapevolmente
le basi di questo successo. Gli anni ’80 sono stati controversi,
segnati dal terrorismo e allo stesso tempo dal desiderio di
libertà che cambiava tutto. Nel frattempo la società mutava e con
essa il modo di pensare, mutavano gli atteggiamenti. Quella che
non cambiava, ancora incerta tra una haute couture sempre più
simbolo del passato e un vestire cosiddetto alternativo, tra giacconi
afghani e parka militari, era proprio la moda. Bisogna vederla
così, la nascita del prêt-à-porter: come necessità di esprimere
nuove esigenze e di dare forma a realtà sociali diverse. Io ho fondato
la mia società nel 1975, Gianni Versace nel 1978, come
Gianfranco Ferré. Krizia e i Missoni lavoravano già da anni...



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